Anfiteatro Flavio


L’ Anfiteatro Flavio è uno dei due anfiteatri romani esistenti a Pozzuoli e risale alla seconda metà del I secolo d.C. Fu costruito perché l’anfiteatro repubblicano non era più adatto ad ospitare numerose persone .
L’ anfiteatro era più grande di quello che appare oggi. Si sviluppava su tre livelli: ima, media e summa cavea. All'esterno la facciata comprendeva tre ordini di arcate sovrapposti e la cavea poteva contenere fino a 40.000 spettatori.
L’ anfiteatro è stato realizzato dagli stessi architetti del Colosseo. Alcuni testi riportano la sua edificazione sotto Vespasiano, ma gli studiosi ritengono che risalga all’età Flavia, perché hanno ritrovato un’epigrafe che recita così "Colonia Flavia Augusta/Puteolana pecunia sua (cioè, "la Colonia Flavia Augusta costruì a sue spese").
Nei sotterranei si possono vedere ancora oggi parte degli ingranaggi per sollevare le gabbie degli animali. Lungo il perimetro dell’arena vi erano le botole, da qui le belve facevano il loro ingresso, che venivano fatti combattere con i gladiatori.
Tra le condanne a morte eseguite all’interno dell’anfiteatro,  ricordiamo quella di San Gennaro, condannato ad essere sbranato vivo insieme ad altri martiri. La storia tramanda che le bestie si inginocchiarono ai suoi piedi e pertanto fu edifica nel 600 una cappelletta per ricordare  l’ultima prigione dei santi: Gennaro, Procolo e Sossio prima del martirio presso la Solfatara.


Monica Giamminelli 2 I